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Monica Masotto
backstage servizio fotografico di neonato

La mia avventura con la fotografica è iniziata quando verso verso i 15 anni ho trovato una vecchia OLYMPUS OM1 a pellicola e ho cominciato a fotografare.

Dopo il Liceo Artistico ho lavorato tanti anni in libreria (i libri sono un’altra delle mie passioni), a 27 anni frustrata da una zona di confort che mi ero creata e che mi era diventata stretta sono partita da sola per la Nuova Zelanda per sei mesi senza sapere l’inglese. In questi mesi ho trovato la forza per fare quello a cui avevo rinunciato per timidezza: iscrivermi all’Accademia delle Belle Arti. Qui un professore obbligandomi ad affrontare la mia timidezza e fotografare le persone, mi ha fatto scoprire quello che è diventato ed è tuttora il mio grande amore: il ritratto fotografico, a cui ho dedicato anche la tesi di Laurea. 

Ho cominciato la mia professione più di 10 anni fa facendo la seconda fotografa di matrimoni, durante i quali mi sono resa conto che il mio animo romantico mi portava a prediligere le foto piene di tenerezza, così seguendo naturalmente il flusso della vita sono diventata una fotografa di famiglia specializzandomi seguendo corsi sulla sicurezza dei neonati, mentoring e workshop sulla fotografia di bambini gravidanza e famiglia.

LA MIA STORIA

I MIEI VALORI

Il mio desiderio è realizzare delle foto che non siano solamente belle ma che ti possano emozionare anche a distanza di tempo, nel rivederti insieme alle persone che ami, in cui si veda tutto l’amore, la tenerezza e la gioia del momento. 

Credo che la fotografia sia un'esercizio di gratitudine, infatti scegli di fare un servizio fotografico quando sei consapevole della fortuna e gioia che hai in quel momento e riguardandole anche a distanza di tempo ti sentirai grato di avere o aver avuto quell'amore nella tua vita.

Quindi quando sei felice FACCI CASO, non darlo per scontato, e fermalo nel tempo con una fotografia perché tu possa, rivedendole, sentire il tuo cuore che si riempie di gratitudine e di amore.

logo Monica Masotto fotografa

IL LOGO

Perché un mandala come logo?

La parola  “mandala” deriva dal sanscrito e può essere tradotta letteralmente come “contenitore dell’essenza”

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Il risultato che vorrei raggiungere nelle mie fotografie

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